BUBUIAIA – Via della Resistenza n.11 – 35010 Limena (Pd) 

info: cell: 347/1031295 ; 347/0517377  

e-mail: info@bubuiaia.it   C.F.92238840281


Principio cardine del nostro sistema educativo, dal quale poi prendono vita tutte le altre considerazioni e idee che orientano la nostra pratica formativa, è mettere al centro il bambino e la sua autonomia. Questo significa riconoscere il bambino come soggetto ricco di potenzialità, forte, capace e competente e non come destinatario di un sapere imposto dall’alto; significa dare valenza educativa al gioco che è il codice comunicativo primario di ogni bambino e stimolare competenze come la fantasia e la creativita’. Il bambino ha cento lingue, ma gliene rubano novantanove», scriveva Malaguzzi. Le potenzialità dei più piccoli vengono recuperate stimolandone le capacità espressive: non solo parole, ma anche azioni e creatività manuale. L’educatore è un attento osservatore e ascoltatore, deve intromettersi meno possibile, dare fiducia e incoraggiare il bambino. Un bambino è posto al centro quando vi è un contesto sereno, familiare, che gli permette di esprimersi, di manifestare le sue gioie e le sue angosce, quando vi sono adulti che vogliano e sappiano ascoltarlo e sostenerlo; un educatore sa che ogni bambino, anche piccolo, è dotato di una propria personalità, con le sue esigenze ed i suoi desideri e non va quindi considerato come una scatola da riempire di proposte che non vengono mai da lui, ma come un soggetto con un’identità “unica ed irripetibile che va alimentata, sostenuta e accompagnata nel suo naturale divenire fiume”(J.J.Rousseau). L’obiettivo generale che ci siamo posti nella progettazione didattica del nido è quello di garantire una crescita armonica ed equilibrata del bambino sul piano emotivo-affettivo, cognitivo, corporeo ed etico-sociale.

Un altro aspetto per noi molto importante è la predisposizione di un ambiente luminoso, accogliente, bello: abbiamo fatto attenzione a spazi, arredi, materiali dedicando tempo e operando per la “cura” degli stessi, cercando di far cogliere ai bambini ed ai genitori il “gusto estetico”, il piacere di vivere in spazi gradevoli. Abbiamo fatto la scelta di non “riempire” il nido di oggetti, materiali, arredi “pensati” dall’adulto, ma abbiamo deciso di predisporre spazi, arredi e materiali necessari per vivere un’esperienza con bambini da 6 a 36 mesi. Importante novità è la presenza dello spazio atelier e della figura dell’atelierista, un “insegnante” con competenze di natura artistica. In questo modo i linguaggi espressivi e poetici diventano parte del processo attraverso il quale si struttura la conoscenza stessa.

Riteniamo inoltre che la collaborazione tra genitori ed educatori sia di grande importanza per l’esito positivo del processo educativo: la famiglia è un interlocutore educativo per noi fondamentale. Sarà infatti nostra cura mantenere costante il dialogo con le famiglie in totale trasparenza al fine di coinvolgerle nella vita del nido e non solo di poter scambiare le informazioni quotidiane sulla vita dei bambini ma anche di approfondire temi pedagogici o di vita familiare di interesse comune creando un nuovo tessuto sociale grazie al quale sentirsi sostenuti.




Invece il cento c'è

Il bambino
è fatto di cento. 
Il bambino ha 
cento lingue 
cento mani 
cento pensieri 
cento modi di pensare 
di giocare e di parlare 
cento sempre cento 
modi di ascoltare 
di stupire di amare 
cento allegrie 
per cantare e capire 
cento mondi 
da scoprire 
cento mondi 
da inventare 
cento mondi 
da sognare. 
Il bambino ha 
cento lingue 
(e poi cento cento cento) 
ma gliene rubano novantanove. 
La scuola e la cultura 
gli separano la testa dal corpo. 
Gli dicono: 
di pensare senza mani 
di fare senza testa 
di ascoltare e di non parlare 
di capire senza allegrie 
di amare e di stupirsi 
solo a Pasqua e a Natale. 
Gli dicono: 
di scoprire il mondo che già c'è 
e di cento 
gliene rubano novantanove. 
Gli dicono: 
che il gioco e il lavoro 
la realtà e la fantasia 
la scienza e l’immaginazione 
il cielo e la terra 
la ragione e il sogno 
sono cose 
che non stanno insieme.
Gli dicono insomma 
che il cento non c'è. 
Il bambino dice: 
invece il cento c'è.
                                      Loris Malaguzzi

- Chi siamoCHI_SIAMO.html
MENU:
- Il nido e la carta dei serviziNIDO_E_CARTA_DEI_SERVIZI.html
- Il centro polifunzionaleCENTRO_POLIFUNZIONALE.html
- Dove siamoDOVE_SIAMO.html
- ContattiCONTATTI.html

IL NIDO: IL PROGETTO PEDAGOGICO

TORNA AL NIDO E LA CARTA DEI SERVIZINIDO_E_CARTA_DEI_SERVIZI.html

Il progetto pedagogico è l’elemento fondamentale che rende coerente l’azione educativa e l’organizzazione del servizio ed è frutto di una lunga ed approfondita ricerca centrata sulla conoscenza dello sviluppo psicofisico del bambino, nella consapevolezza del ruolo fondamentale che i primi anni di vita rivestono nella costruzione della sua identità. Proprio in questi anni, infatti, si formano le strutture di base della personalità, dell’affettività, delle capacità cognitive e relazionali. Un importante esempio che ha ispirato il nostro progetto educativo è “Reggio Children”, un metodo innovativo nato a Reggio Emilia ed ideato dal pedagogista Loris Malaguzzi. Questo metodo è scientificamente riconosciuto in tutto il mondo come uno dei migliori approcci didattici relativi a bambini delle primissime fasce d'età, i cui principi basilari sono: la centralità del bambino, la cura dell’ambiente e l’importanza della relazione bambino-genitore-educatore.